P.Finale GT Analisis de la Otredad - Flipbook - Page 7
alla cosiddetta fase di individuazione (termine introdotto dalla studiosa Margaret
Mahler) nella quale il bambino si scopre come individuo differente dalla madre, in grado
di realizzare un Sé autonomo, con propri desideri, con propri bisogni, con proprie
aspettative.
Ho riconosciuto una forte identità nel personaggio di Ernesto/Juan, nonostante la sua
infanzia clandestina. Questo ragazzino, nonostante la sua tenera età e la situazione di
vita confusa e in pericolo, ha un'identità ben definita e riconosce i propri bisogni e i
propri desideri. Mi ha colpito in particolare il dialogo in cui parla della morte dello zio
Beto e in cui chiede a suo padre come è successo. Il padre gli racconta che lo zio si è fatto
esplodere insieme ad un poliziotto, perché non voleva essere catturato. E Ernesto/Juan
gli risponde "Io avevo bisogno di lui! Chi si crede di essere!!!", come per dire: "perché non
ha tenuto conto dei miei bisogni?". La sua identità già definita si manifesta anche
nell'opposizione che ha nei confronti delle scelte dei suoi genitori che causeranno la
morte di entrambi i genitori. Alla fine del film, Ernesto rimarrà da solo e ritornerà a
casa della nonna, che tanto si era opposta alle modalità di vita clandestina cui i genitori
avevano costretto Ernesto e la sua sorellina.
4.2 Identità in Mio fratello è figlio unico
Nel film Mio fratello è figlio unico i due
fratelli sono uno l'opposto dell'altro e crescono
in un perenne conflitto. A renderli simili è un
nucleo affettivo misterioso che si verifica nella
scena finale, quando si rendono conto di essere
radicalmente e per sempre diversi l'uno
dall'altro. Ritroviamo il tema della confusione
identità, Accio si getta in una serie di relazioni
umane
con
un'immensa
profondità
confondendo gli altri per l'irruenza e
l'aggressività: per esempio il rapporto con il fratello è basato principalmente sullo
scontro fisico e l'aggressione verbale. La continua ricerca di un' identità socio-politica è
quasi disperata, da piccolo entra in seminario ma presto ha una crisi di coscienza, allora
si avvicina alla politica : all'inizio è un fascista radicale e poi un rivoluzionario. Possiamo
capire che questo personaggio è alla ricerca solo di un po' d'amore. Non verrà mai
compreso
4.3. Identità in La faute à Fidel
La película tiene como protagonista a Anna, una niña de nueve años que se ve
forzada a afrontar cambios drásticos en su realidad cuando sus padres deciden
participar de forma activa en política. En todos estos cambios, pero sobre todo en el
proceso de adaptación de Anna, la otredad juega un papel fundamental que recorre
transversalmente su desarrollo y la ayuda a conformar su identidad.
El inicio del proceso comienza con personas extranjeras, en concreto su prima y su tía
españolas que se refugian en Francia del régimen franquista. Para Anna estas personas
son el otro, alguien externo que amenaza con perturbar su normalidad, alguien a quien
desconoce y no quiere conocer, alguien que lleva el nombre de “comunista”.
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